Il legale di riferimento della famiglia De Laurentiis analizza l’attualità della Lega Pro: “Se riparte la B, non vedo perché non ricominciare la C fin dalla regular season”.
La Lega Pro resta ancora senza una data di riferimento: il Bari non conosce ancora il suo destino. Sul frangente attuale, La Gazzetta del Mezzogiorno ha sentito l’avvocato Mattia Grassani, massimo esperto italiano di diritto sportivo, nonché legale di riferimento della famiglia De Laurentiis. “A mio avviso – sottolinea il legale bolognese – la ripartenza del calcio di Lega Pro dipenderà principalmente dalla condizione sanitaria del Paese e, poi, da quanto accadrà in Serie B. Se in cadetteria la regular season comincerà senza intoppi, non vedo ragioni perché anche la Serie C non possa riprendere da dove ci si era fermati. Ma l’ultima parola spetta al Consiglio Federale, non certo ai singoli presidenti di 60 club che mai raggiungerebbero l’unanimità e nemmeno una maggioranza convincente. Se poi completare il calendario originario non fosse possibile, scatterebbero immediatamente i playoff”.
Grassani analizza anche la proposta di riforma dei campionati e al momento tranquillizza sull’eventualità che l’algoritmo possa essere scartato (senza motivo) per la Lega Pro: “La riforma sarebbe la soluzione ottimale, perché consentirebbe di ridurre un settore professionistico ipertrofico, intervenendo soprattutto sulla terza serie, laddove 60 società non sono più in grado di garantire professionismo di livello. Inoltre, se la Serie B fosse strutturata su due gironi, la riforma eliminerebbe ogni pericolo di conflittualità. Sull’algoritmo, non dimentichiamo che resta un criterio accessorio attuabile solo qualora fosse impossibile giocare: su quali condizioni si baserà, sarà materia del Consiglio Federale. Per ora non ci sono motivazioni per cui non sia considerato in Lega Pro. Allo stato dico solo di avere fiducia in Gabriele Gravina che, fino ad oggi, ha saputo imboccare la via maestra cercando la strada del calcio giocato”.
