Chiara l’indicazione della Figc: non ci sarà la rivoluzione con la B a 40 squadre e la Lega Pro dovrà attendere per il semiprofessionismo.
Al Consiglio direttivo della Lega Pro ha partecipato anche il presidente federale Gabriele Gravina che ha spinto la riunione a proiettarsi non solo sulle linee guida del presente, ma anche del futuro. I poteri eccezionali conferiti alla Federazione nell’ambito del decreto rilancio non consentono comunque di attuare la riforma dei campionati in autonomia.
Sarebbe, quindi, esclusa la possibilità di un’imminente rivoluzione, più volte paventata, con la serie B a 40 squadre, ripartite in due gironi, con un maxi accesso di club dalla C alla cadetteria. Non solo. Sarebbe altresì esclusa l’ipotesi di cambiare il format della C per la stagione 2020-21, sebbene proprio Gravina abbia consigliato di rivedere il format del torneo per il campionato 2021-22, facendo in modo di rendere la C come il contesto di formazione di giovani talenti. Il cosiddetto semi-professionismo, quindi, non si attuerà prima di due anni.
In ottica Bari, in conclusione, il passaggio in B può avvenire soltanto in due modi: sul campo, attraverso i play off, oppure tramite un ripescaggio, qualora alcuni club di B non potessero iscriversi al prossimo torneo. Scontato che la prima via sia la più sicura. Sprecare l’occasione, significherebbe restare in una C molto simile a quella attuale.