Il tecnico che ha allenato entrambe le squadre pugliesi condanna fermamente la violenza tra le tifoserie
A seguito delle nuove perquisizioni relativamente agli scontri avvenuti a fine febbraio tra tifosi del Bari e del Lecce sull’autostrada A16, è tornato in primo piano l’argomento della violenza nel calcio. A tal proposito Il Corriere del Mezzogiorno ha intervistato Beppe Materazzi, ex allenatore che da giocatore ha vestito le maglie di entrambe le piazze pugliesi e conosce da vicino la grande rivalità che divide le due tifoserie.
Ferma la condanna di ogni forma di divisione che sfocia nella violenza: “È ora di finirla, basta violenze. In Puglia c’è gente civile, ora tra i tifosi baresi e leccesi deve tornare il rispetto reciproco” il monito dell’ex tecnico alla guida dei galletti in due distinte parentesi della sua carriera. “Conosco molto bene Bari e Lecce, per questo non mi capacito che ancora oggi ci siano rivalità così accese tra i tifosi. Siamo nel 2020 e non all’età della pietra”.
Per uno sportivo come Materazzi ogni forma di violenza non ha nulla a che vedere con i valori dello sport: “Il vero sportivo non si lascia andare a episodi di violenza. Bisogna trasmettere ai giovani la cultura del rispetto e dello sport”. Poi una proposta che a oggi appare a dir poco visionaria, ma sicuramente dal nobile intento: Ecco, io lancerei in Puglia un torneo al quale possano entrare liberamente tutti i tifosi. Mi piacerebbe se si organizzasse un torneo itinerante al quale partecipino le squadre dalla Serie A alla Lega Pro. E in questo contesto i tifosi dovranno entrare liberamente”.