L’ex portiere dei biancorossi negli anni ’80 racconta un progetto a cui si stanno dedicando molte delle realtà sportive del territorio
“Valorizzare il sud, i nostri ragazzi ed il parco giocatori, di cui disponiamo oltre a riformare il settore giovanile senza illudere i nostri ragazzi, ma facendoli formare e crescere con tecnici qualificati. Ho allenato tanti di giovani promesse e voglio continuare a farlo, e vi garantisco che tra meno di due anni vedrete la nascita dei uno dei centri sportivi più attrezzati, intitolato alla memoria di Enrico Catuzzi, il tecnico al quale sono stato legato maggiormente”. Così Giovanni Caffaro ex portiere del Bari dal 1981 al 1984, spiega il grande progetto di ricostruire una scuola calcio laddove c’era una volta il centro sportivo Green Park. Sulle colonne del Quotidiano di Bari racconta il suo amore verso la città e il suo legame con uno dei più amati allenatori passati da Bari.
“Sono grato a Catuzzi non solo per l’esordio ma per quello che mi ha lasciato. – racconta Caffaro – Lui aveva un qualcosa in più per scovare talenti e credere fortemente nei giovani, non gli importava del risultato meramente sportivo, lui era un maestro ed insegnava calcio”. Ecco perché per Caffaro il centro sportivo è un’opportunità per tanti ragazzi “che hanno il sogno di diventare calciatori” formandosi “senza pressioni. E in un momento terribile come questo che attraversiamo è bello che sia nato un movimento, ‘Associazione Sais’, che rappresenta un punto di incontro per tutte le realtà sportive e ludico ricreative”.