
L’ex fantasista di Bari, Roma e Real plaude all’idea di tagliare gli stipendi a patto che non venga fatto nella terza serie italiana
“È giusto che il taglio degli stipendi si faccia in Serie A. In Serie B e in Serie C devono trovare la soluzione per non togliere soldi ai giocatori, lì c’è gente che guadagna 3-4-5 mila euro, che ha fatto mutui per la casa, che ha comprato un’auto a rate”. Così l’ex giocatore di Bari, Roma e Real Madrid Antonio Cassano commenta al Corriere dello Sport l’idea di tagliare gli stipendi dei calciatori in un momento che inevitabilmente porterà crisi economica anche nel mondo del calcio.
In Serie C, afferma Cassano, ci sono ragazzi che guadagnano molto meno rispetto ai colleghi delle categorie superiori e con un eventuale taglio “farebbero una fatica allucinante“. Si parla però anche di ripresa della stagione: “Se eventualmente si ripartisse con gli allenamenti il 3 maggio, servirebbe minimo un mese per la preparazione. Significherebbe arrivare ad agosto e diventa un massacro per l’anno prossimo. Io farei i playoff per assegnare lo scudetto“.
