L’ex regista di Bari e Casertana ha ricordato le sue esperienze da calciatore con entrambe le maglie
Tra i doppi ex di Bari e Casertana spicca il nome di Davide Carrus. L’ex centrocampista Sardo trascorse tre stagioni in riva all’Adriatico tra il 2004 e il 2007, mentre da Caserta transitò al penultimo anno della sua carriera da professionista, poi conclusa tra i dilettanti. Intervistato da Il Corriere dello Sport, Carrus ha raccontato: “Bari è stata una tappa fondamentale della mia carriera, Caserta un po’ meno ma sono stato benissimo. Feci primi sei mesi da Dio, cera Gregucci, un allenatore molto bravo, preparato. Era il primo anno di C, le aspettative non erano altissime, facemmo un gran campionato, poi cambiarono allenatore, arrivò Campilongo e giocai molto meno”.
L’ex regista sta seguendo le gesta dei galletti nel campionato di C e ha potuto constatare i progressi della squadra, specialmente dopo il cambio di allenatore: “L’arrivo di Vivarini ha sicuramente portato positività, fiducia, autostima. A volte si incastrano delle dinamiche che aiutano il gruppo a tirare fuori qualcosa che prima non riusciva a dare. Vivarini trovato la chiave per ottenere il massimo dei ragazzi e dall’ambiente”.
Oltre a due promozioni in serie A conquistate con Fiorentina e Bologna, Carrus conta anche una promozione dalla C alla B col Frosinone ai playoff. Si può dunque affermare che l’ex centrocampista conosca bene quali sono gli ingredienti per vincere: “Fu un’impresa fantastica. Avevo 35 anni, battemmo il favoritissimo Lecce nella finale play-off tornando in bici dopo tre anni con stellone che poi avrebbe proseguito la sua corsa sino alla serie A. Ma la c’è un campionato difficile, estenuante. I play-off una lotteria. Non bastano le qualità tecnica bisogna anche essere forti agonisticamente”.
Per il Bari recuperare la Reggina distante 10 punti potrebbe essere molto difficile ma ci sono ancora tante variabili da tenere in conto: “Dieci punti sono tanti ma è ancora presto per stabilire se in testa alla classifica i giochi sono fatti. Nel ritorno ne succedono di tutti colori, la lotta per i play-off e per la salvezza infiammano il campionato. Ma c’è anche il mercato che potrebbe cambiare completamente gli scenari. Il Bari ha già una bella squadra, Antenucci l’uomo in più, ma chiaramente punta a rinforzarsi in tutti e tre i reparti. Manca un giocatore di qualità in mezzo al campo, c’è bisogno di un gemello per Antenucci. Servono più gol e più imprevedibilità”