
Ex calciatore e poi dirigente, fu ds dei galletti dal 1983 al 1992 contribuendo a portare in biancorosso diversi calciatori importanti
Nelle scorse ore si è diffusa la notizia della scomparsa di Franco Janich ex calciatore e poi dirigente che ha fatto parte anche della storia del Bari. Nato a Udine nel 1933 Janich che di ruolo faceva il libero, mosse i suoi primi passi da calciatore nell’Atalanta e fu poi acquistato dalla Lazio con cui trascorse tre stagioni. La consacrazione del difensore friulano, tuttavia, avvenne nel Bologna di cui divenne una colonna militandovi per ben 11 campionati di Serie A e con cui vinse anche uno Scudetto, il settimo nella storia del club. Fisico imponente, bravo di testa e nell’anticipo, Janich venne soprannominato l’Armèri, l’armadio in dialetto bolognese
Chiusa la carriera da calciatore in Serie B con la Lucchese, Janich intraprese la carriera da dirigente e nel 1983 accettò l’incarico di direttore sportivo del Bari offertogli da Vincenzo Matarrese. In Puglia il ds friulano rimase per 9 anni, fino al 1992. Durante la sua permanenza in riva all’Adriatico, i galletti centrarono il doppio salto di categoria dalla C alla A tra il 1983 e il 1985. Con Janich ds e Gaetano Salvemini in panchina, il Bari vinse anche la Mitropa Cup nel 1990 (ad oggi resta ancora l’unico trofeo nella bacheca del club).
Oltre ai risultati sportivi Janich a Bari è ricordato con affetto e stima professionale per aver portato nel capoluogo pugliese calciatori di spessore assoluto e ancora amatissimi dal tifo biancorosso come furono il brasiliano Joao Paulo, Antonio Di Gennaro e Pietro Maiellaro, o ancora Zvone Boban e David Platt.
